Tariffario

RECUPERO STRAGIUDIZIALE

GRATUITO in caso di esito negativo, comprensivo di tre tentativi di recupero telefonico.

CONVENIENTE in caso di esito positivo, si applicherà un compenso equiparato alla somma recuperata nella misura:

– del 15% per valore fino ai 3.000 euro di valore,

– del 10% per valore fino ai 10.000,

– dell’8% per crediti di importo superiore

RECUPERO GIUDIZIALE

PRATICHE GIUDIZIALI CON ESITO POSITIVO

Per le pratiche che si concluderanno con esito positivo, le spese legali saranno pagate direttamente dal debitore come da liquidazione del Giudice e saranno rimborsate al creditore tutte le spese vive sostenute per l’azione e/o da lui anticipate.

PRATICHE A PERDITA per le quali non si riesce a recuperare

1) Per le pratiche di importo fino ad € 5.200,00 per le quali si decide di notificare il decreto ingiuntivo e poi si procede con la messa a perdita il compenso è pari ad € 237,00 -ovvero ai minimi tariffari- oltre oneri (Cassa Avvocati nella misura del 4%; IVA nella misura del 22% al netto della ritenuta d’acconto pari alla misura del 20% dell’imponibile) oltre le spese vive (contributo unificato pari ad euro 21,50 per le posizioni fino ad euro 1.033,00; da euro 1.033,01-1.100,00 ad euro 21,50 oltre ad euro 27,00 di marca da bollo; da euro 1.100,01-5.200,00 ad euro 49,00 oltre ad euro 27,00 per marca da bollo, oltre alle spese per la notifica dello stesso).

Qualora il Decreto Ingiuntivo non abbia seguito spontaneo, tramite gli Ufficiali Giudiziari è possibile interrogare l’Agenzia delle Entrate ed avere accesso ai dati ai quali ha accesso la Guardia di Finanza, per conoscere conti correnti, cassette sicurezza, impiego, proprietà e ogni dato utile per procedere con un pignoramento. Il costo della procedura è pari a € 150,00 (inclusi oneri) oltre spese vive.

Ove si sia proceduto con pignoramento mobiliare il compenso è pari ad euro 95,00 oltre oneri per posizioni di valore pari ad euro 1.100,00; ad euro 276,00 oltre oneri per posizioni di valore compreso tra euro 1.101,00 ed euro 5.200,00; in entrambi i casi più le spese vive (contributo unificato per euro 43,00/139,00 oltre marca da bollo da euro 27,00 per posizioni il cui atto di precetto sia inferiore ovvero superiore ad euro 2.500,00, oltre spese vive per il deposito della richiesta di pignoramento).

2) Per le pratiche con valore da euro 5.201,00 ad euro 26.000,00 per le quali si decide di notificare il decreto ingiuntivo e poi si procede con la messa a perdita il compenso è pari ad euro 284,00 oltre oneri, più le spese vive (contributo unificato pari ad euro 118,50 e marca da bollo pari ad euro 27,00 per il deposito del decreto ingiuntivo oltre alle spese per la notifica dello stesso).

Qualora il Decreto Ingiuntivo non abbia seguito spontaneo, tramite gli Ufficiali Giudiziari è possibile interrogare l’Agenzia delle Entrate ed avere accesso a tutti i dati ai quali ha accesso la Guardia di Finanza, per conoscere conti correnti, cassette sicurezza, impiego, proprietà e ogni dato utile per procedere con un pignoramento. Questa procedura costa € 150,00 oneri inclusi oltre spese vive.

Ove si sia proceduto con pignoramento mobiliare il compenso è pari ad € 429,00 oltre oneri, più le spese vive (per contributo unificato per euro 139,00 oltre ad euro 27,00 di marca da bollo e spese vive per deposito richiesta pignoramento mobiliare).

3) Per le pratiche con valore da euro 26.000,01 ad euro 52.000,00 per le quali si decide di notificare il decreto ingiuntivo e poi si procede con la messa a perdita il compenso è pari ad € 685,00 oltre oneri, più le spese vive (contributo unificato per euro 259,00 oltre ad euro 27,00 per marca da bollo per deposito decreto ingiuntivo e spese di notifica dello stesso).

Qualora il Decreto Ingiuntivo non abbia seguito spontaneo, tramite il Tribunale è possibile interrogare l’Agenzia delle Entrate ed avere accesso a tutti i dati ai quali ha accesso la Guardia di Finanza, per conoscere conti correnti, cassette sicurezza, impiego, proprietà e ogni dato utile per procedere con un pignoramento. Questa procedura costa € 150,00 inclusi oneri, oltre spese vive.

Ove si sia proceduto con pignoramento mobiliare il compenso è pari ad € 678,00 oltre oneri, più le spese vive (contributo unificato per euro 139,00 oltre ad euro 27,00 per marca da bollo e spese vive per richiesta di pignoramento mobiliare).

4) Per le pratiche con valore superiore ad € 52.000,01 a 260.000,00 per le quali si decide di notificare il decreto ingiuntivo e poi si procede con la messa a perdita il compenso è pari ad € 1.121,00 oltre oneri più le spese vive (contributo unificato per euro 379,00 oltre ad euro 27,00 di marca da bollo e spese per notifica dello stesso).

Qualora il Decreto Ingiuntivo non abbia seguito spontaneo, tramite il Tribunale è possibile interrogare l’Agenzia delle Entrate ed avere accesso a tutti i dati ai quali ha accesso la Guardia di Finanza, per conoscere conti correnti, cassette sicurezza, impiego, proprietà e ogni dato utile per procedere con un pignoramento. Questa procedura costa € 150,00 oneri inclusi oltre spese vive.

Ove si sia proceduto con pignoramento mobiliare il compenso è pari ad € 951,00 oltre oneri, più le spese vive (contributo unificato per euro 139,00 oltre ad euro 27,00 di marca da bollo e spese vive per richiesta di pignoramento mobiliare).

5) Per le pratiche con valore superiore ad euro 260.000,01 ad euro 520.000,00 per le quali si decide di notificare il decreto ingiuntivo e poi si procede con la messa a perdita il compenso è pari ad € 2.197,00 oltre oneri più le spese vive (contributo unificato per euro 607,00 oltre ad euro 27,00 di marca da bollo e spese per la notifica dello stesso).

Qualora il Decreto Ingiuntivo non abbia seguito spontaneo, tramite gli Ufficiali Giudiziari è possibile interrogare l’Agenzia delle Entrate ed avere accesso a tutti i dati ai quali ha accesso la Guardia di Finanza, per conoscere conti correnti, cassette sicurezza, impiego, proprietà e ogni dato utile per procedere con un pignoramento. Questa procedura costa € 150,00 oneri inclusi oltre spese vive.

Ove si sia proceduto con pignoramento mobiliare il compenso è pari ad € 1.258,00 oltre oneri, oltre spese vive (contributo unificato per euro 139,00, ad euro 27,00 per marca da bollo e le spese vive per la richiesta di pignoramento mobiliare).

Nel caso in cui si proceda con il pignoramento immobiliare, le tariffe forensi, sempre pari ai minimi, sono le seguenti: sino ad euro 1.100,00 esse sono pari ad euro 112,00 oltre oneri e spese vive (contributo unificato pari ad euro 278,00 oltre ad euro 27,00 di marca da bollo oltre le spese vive per trascrivere il pignoramento immobiliare e depositare la documentazione notarile); da euro 1.100,01 ad euro 5.200,00 esse sono pari ad euro 376,00 oltre oneri e spese vive; da euro 5.200,01 ad euro 26.000,00 esse sono pari ad euro 568,00 oltre oneri e spese vive; da euro 26.000,01 ad euro 52.000,00 esse sono pari ad euro 864,00 oltre oneri e spese vive; da euro 52.000,01 ad euro 260.000,00 esse sono pari ad euro 1.208,00 oltre oneri e spese vive; da euro 260.000,01 ad euro 520.000,00 esse sono pari ad euro 1.586,00 oltre oneri e spese vive.

Le spese per eventuali formalità notarili (estratto autentico scritture contabili) restano a carico del creditore procedente che provvederà, ove richiesto, ad anticiparle ai legali.

I compensi qui indicati ricomprendono anche eventuali consulenze connesse al recupero delle somme.

Ai sensi dell’art. 25 bis della Legge Professionale i compensi professionali sono soggetti, a pena di nullità, alla disciplina dell’equo compenso.